Per una trentina di detenuti che stanno terminando di scontare la pena detentiva nella Casa Circondariale Lorusso e Cutugno di Torino, il reinserimento nel mondo del lavoro è iniziato sotto forma di opere di pubblica utilità nella cura e manutenzione di strade e aree verdi.
Si tratta di attività in aggiunta a quanto svolto dagli operatori Amiat, l’azienda del Gruppo Iren che si occupa dell’igiene ambientale a Torino: raccolta delle foglie e dei rifiuti sparsi a terra nei giardini, svuotamento dei cestini, spazzamento delle strade limitrofe alle aree verdi in tutte le 10 circoscrizioni di Torino.
Amiat ha svolto per loro un corso di formazione volto a impartire le nozioni base delle attività di pulizia, oltre che l’utilizzo dei principali strumenti, e ha fornito scarpe antinfortunistiche e abbigliamento adatto al lavoro.
Ogni giorno, per sette settimane, i detenuti, autorizzati dal magistrato di sorveglianza, raggiungono con i mezzi pubblici le sedi Amiat in cui prestano servizio e, in orario 6-12, affiancano gli operatori ecologici del territorio nel compito di tenere pulita la città.
L’ iniziativa è il risultato di un’intesa tra la Città di Torino, La Casa Circondariale e Amiat.
Il Sindaco di Torino, Piero Fassino, che ha incontrato i volontari che hanno aderito a tale percorso di reinserimento, insieme all’Assessore all’Ambiente Enzo Lavolta, al Direttore del Carcere Domenico Minervini e al Presidente Amiat, Maurizio Magnabosco, ha sottolineato come “questo lavoro sia, oltre che un servizio utile alla comunità torinese, un ritorno alla vita sociale e soprattutto un riscatto etico”.