Presentato anche alla Spezia lo studio di The European House – Ambrosetti

Il contributo del Gruppo Iren alla creazione di valore per i territori e nelle città.
02 dicembre 2019
#TERRITORI

Nel solo 2018 nel territorio spezzino Iren ha investito 20 milioni di euro che corrispondono al 26% del totale regionale degli investimenti, entro il 2024 ha in programma di raggiungere nell’intera provincia spezzina una quota di raccolta differenziata del 72,8% e ha raggiunto una capacità depurativa pari a 215mila abitanti, il 98% della popolazione del territorio (con l’obiettivo 100% al 2024): questi in sintesi i dati più significativi emersi dallo studio presentato il 28 novembre a la Spezia da Valerio De Molli, Managing Partner e CEO di The European House - Ambrosetti.

E ancora: il Piano Industriale 2019 – 2024, prevede investimenti per 160 milioni di euro nel territorio spezzino; la produzione di circa 6 milioni di metri cubi di biometano generati dal trattamento di 60mila tonnellate di FORSU (rifiuti organici) e la riduzione delle perdite lungo la rete idrica spezzina del 9,3%.

Questi sono solo alcuni dei principali dati emersi dalla ricerca “Il ruolo di Iren come motore di innovazione e crescita sostenibile in Italia” realizzata da The European House – Ambrosetti che, in collaborazione con Iren, ha organizzato l’incontro “Orientati al futuro 2. Strategie di sviluppo e valorizzazione dei territori” cui hanno partecipato, tra gli altri, Giorgia Bucchioni, Cristiano Ghirlanda, Davide Mazzola, Valerio De Molli, oltre a Renato Boero e Massimiliano Bianco, rispettivamente Presidente e AD del Gruppo Iren.

Secondo Massimiliano Bianco, A.D. Iren, "la continua crescita registrata negli ultimi anni ha consentito a Iren di essere sempre più pronta a cogliere le sfide del settore per rispondere alle quali il Gruppo prevede di investire 3,3 miliardi nei prossimi 5 anni, di cui la maggior parte in digitalizzazione e sostenibilità. Il futuro si giocherà sulla capacità di dare risposte alle nuove sfide delle città italiane come la competitività, la sicurezza, l’inquinamento, la mobilità, il consumo di risorse, l’inefficienza infrastrutturale e i servizi integrati. In questo scenario, Iren vuole giocare anche nella provincia spezzina un ruolo da attore protagonista”.

 

 

 

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