PAI di Parma: un impianto d’eccellenza

07 luglio 2015
#TERRITORI

Collocato nella periferia nord della città, vicino alla autostrada A1, sorge il Polo Ambientale Integrato (PAI) di Parma, progettato e gestito dal Gruppo Iren. Un sistema di impianti di termovalorizzazione cogenerativa per lo smaltimento della parte non riciclabile dei rifiuti, la produzione di energia e il recupero di materiali riutilizzabili. Il Polo Ambientale è localizzato su un’area di circa 58 ettari (50 dei quali di nuova piantumazione con circa 15.000 alberi ed arbusti, di cui 33 accessibili al pubblico), compresa quella interessata alla riqualificazione del canale Naviglio. La più recente normativa Europea prevede una “gerarchia” nella gestione dei rifiuti: anzitutto la prevenzione (cercare di produrne di meno), poi il riutilizzo e il riciclo, quindi il recupero di altro tipo, come il recupero dell’energia contenuta nei rifiuti. Solo da ultimo è previsto lo smaltimento in discarica. Il Polo Ambientale integrato applica interamente questi principi avvalendosi, a monte, di un processo gestionale volto al massimo riciclo possibile dei materiali (raccolta differenziata spinta, separazione di tutte le parti riciclabili e loro avvio al riutilizzo). Per i rifiuti non riciclabili si provvede al loro recupero energetico mediante l’utilizzo delle migliori tecnologie esistenti e tramite impianti di elevatissima qualità ed affidabilità al vertice dell’eccellenza in Europa. Dopo anni di mancanza di strutture adeguate, quando i rifiuti venivano smaltiti in impianti remoti anche al di fuori della regione, oggi il Polo Ambientale di Parma assicura lo smaltimento dei rifiuti non riciclabili trasformandoli in energia, in calore per il teleriscaldamento e in materiali che è possibile reimpiegare utilmente in altri cicli produttivi. Presso il termovalorizzatore del PAI di Parma possono essere smaltiti rifiuti urbani ed anche rifiuti provenienti dalle industrie, ospedali, centri commerciali, impianti per il trattamento delle acque, ecc. La potenzialità annua attualmente autorizzata è di 130.000 tonnellate.  Al termovalorizzatore del Gruppo Iren di Parma lavorano 40 specialisti, donne e uomini. L’obiettivo comune di questi tecnici è smaltire correttamente i rifiuti, e contemporaneamente produrre energia, calore e materiali di recupero. All’ingresso dell’impianto, i rifiuti vengono dapprima pesati e registrati. Poi vengono convogliati nella fossa di raccolta dei rifiuti in ingresso, e da lì passano attraverso la sezione di trattamento meccanico, per togliere la frazione umida e i metalli da avviare al recupero. La frazione secca viene invece accumulata nella fossa del rifiuto selezionato, in attesa della termoutilizzazione. Triturata ed omogeneizzata, la frazione secca del rifiuto possiede il potere calorifico della lignite, ed è proprio questo potenziale energetico che viene utilizzato per la produzione di energia e calore, evitando quindi l’uso di combustibili primari come il carbone, il petrolio o il gas metano. Durante la costruzione, più di 300 persone hanno lavorato presso il cantiere del termovalorizzatore diParma, riuscendo a realizzare una delle più avanzate strutture per il trattamento dei rifiuti in Europa, un’eccellenza nel settore. Durante la realizzazione dell’impianto, è stata posata anche una tubazione destinata al trasporto di acqua calda pressurizzata, facendola passare al di sotto della autostrada A1 e della linea ferroviaria ad alta velocità. La condotta è stata connessa, a sua volta, alla rete di teleriscal-damento della città di Parma. Con la fornitura di questo calore, il termovalorizzatore contribuisce a ridurre l’utilizzo di energia termica prodotta in città dalle caldaie convenzionali, molte delle quali ancora funzionanti a gasolio: l’acqua calda necessaria per gli impianti di riscaldamento di molte abitazioni viene ora prodotta anche dal recupero energetico dei rifiuti, che fornisce alla rete del teleriscaldamento energia termica per 38.000 abitanti equivalenti. Oltre al teleriscaldamento, il termovalorizzatore Iren di Parma produce energia elettrica fino a 18 Megawattora. Abbastanza per i consumi di 75.000 persone, poco meno della metà degli abitanti della città di Parma, che la ricevono attraverso la rete nazionale di Terna, cui il Polo Ambientale è connesso. L’impianto di Parma soddisfa caratteristiche di efficienza energetica tali da potere essere classificato come impianto di recupero di energia utilizzando sia i criteri nazionali che quelli europei. Il monitoraggio delle emissioni è effettuato con grandissima cura dagli Enti di controllo. L’impianto fornisce prestazioni ambientali d’eccellenza: alcuni dei valori di emissione rilevati al termovalorizzatore di Parma sono vicini o anche al di sotto dei limiti di rilevabilità strumentale. In sede di autorizzazione integrata ambientale sono stati fissati, dagli Enti di controllo, diversi limiti ben al di sotto di quelli previsti dalle normative Europee e dalla legislazione nazionale. I valori che mediamente vengono rilevati sull’impianto sono ancora inferiori: per molti parametri essi si attestano a valori di circa un decimo di quelli prescritti. L’Agenzia Regionale per l’Ambiente ARPA può direttamente verificare on-line le emissioni dell’impianto in atmosfera, 24 ore al giorno, grazie ad una linea diretta di trasferimento dati tra l’impianto e l’ARPA stessa. I residui che derivano dal sistema di depurazione fumi sono per lo più materiali riutilizzabili. I rottami metallici vengono avviati al recupero. Le scorie vengono avviate al riutilizzo, ad esempio, nei cementifici. Negli ultimi anni il Gruppo Iren ha posto in essere le migliori azioni per ridurre i rifiuti attraverso la raccolta differenziata raggiungendo risultati ai vertici in ambito regionale e nazionale. Per la scelta delle tipologie impiantistiche inserite nel Polo Ambientale Integrato sono state effettuate comparazioni con le eccellenze esistenti a livello mondiale; esperti e tecnici si sono recati in numerose strutture per verificare lo stato delle tecnologie esistenti e le innovazioni impiantistiche in fase di industrializzazione. Queste indagini hanno portato ad effettuare scelte alla luce dell’esperienza del centro-nord Europa che applica la tecnologia della termovalorizzazione, come nelle principali città Europee: Parigi, Amburgo, Vienna, Copenhagen, Barcellona, Thun, Rotterdam, Milano, Torino, solo per citarne alcune, ove gli impianti di termoutilizzazione del rifiuto sono inseriti addirittura in contesti urbani, armonizzandosi con l’abitato e le aree residenziali. Con l’entrata in esercizio del termovalorizzatore, Parma sta raggiungendo gli obiettivi di una gestione dei rifiuti amica dell’ambiente e basata su tecnologie d’eccellenza. Sicurezza per il futuro e per l’ambiente, accompagnate dal recupero di materia e di energia: questo è il Polo Ambientale di Parma.

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