Lo studio TEH-Ambrosetti per Iren in streaming su Repubblica.it

16 novembre 2020
#AZIENDA

Nel corso di un talk in streaming ospitato nella home page di Repubblica.it è stato presentato oggi lo studio “Il valore della multicircle economy per lo sviluppo sostenibile del Paese” realizzato da The European House – Ambrosetti.

Alla presentazione, seguita da un dibattito fra i relatori, hanno partecipato il presidente Iren Renato Boero e l'amministratore delegato Iren Massimiliano Bianco, Paola De Micheli, ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Enrico Giovannini, a lungo presidente dell'Istat e portavoce dell'Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, Catia Bastioli, amministratrice delegata del gruppo Novamont e Valerio De Molli, amministratore delegato di The European House-Ambrosetti. Il tutto moderato dal caposervizio economia de la Repubblica Luca Pagni

Dallo studio è emerso come Iren sia la prima multiutility italiana in termini di sviluppo e integrazione dei principi dell’economia circolare nei diversi ambiti di attività. Questo grazie al multicircle index elaborato da The European House – Ambrosetti, una misurazione basata su parametri univoci, misurabili ed equiparabili che hanno portato all’elaborazione di un indice in grado di valutare le performance di ciascuna multiutility nell’ambito della «filiera della circolarità».

Un risultato che deriva da alcune importanti distintività di Iren nel campo della sostenibilità e della circolarità nei tre ambiti della Multicircle Economy, intendendo con essa il modello che massimizza le sinergie e l’integrazione tra i diversi servizi (rifiuti, ciclo idrico e generazione e distribuzione di energia).

Secondo lo studio, oggi Iren si afferma come una delle più importanti multiutility nazionali arrivando a servire nel 2019, 646 Comuni in 9 regioni per un totale di circa 5,7 milioni di abitanti, quasi il 10% della popolazione italiana.

Iren è la terza multiutility italiana per clienti serviti, tra le top-25 aziende industriali italiane per volume dei ricavi e quinta tra le grandi aziende italiane per crescita dei ricavi dal 2015.

Con oltre 8.000 dipendenti, è inoltre la prima multiutility italiana per crescita degli occupati nell’ultimo quinquennio (dal 2015 al 2019 Iren ha assunto oltre 800 giovani under 30)  e ha contribuito direttamente al PIL italiano per oltre € 1,4 miliardi, un valore in crescita del 10,5% rispetto al 2015 (vs. media comparable +1,5%). Questo ha prodotto un impatto significativo sia per quanto riguarda l’attivazione di posti di lavoro diretti e indiretti sia nella creazione e crescita di filiere professionali e industriali.

Il Gruppo ha inoltre il primato per crescita degli investimenti nell’ultimo quinquennio, posizionandosi tra le top 25 grandi aziende italiane per volume di investimenti nel 2019 con la previsione di investire € 3,7 miliardi da Piano Industriale 2020-2025 (+75% vs. investimenti effettuati tra il 2014-2019). Iren si posiziona come prima tra i comparable quotati per crescita del valore del titolo in Borsa nel periodo 2015-2019 e prima nell’indicatore di Total Shareholder Return medio nel quinquennio.

Iren è, inoltre, la prima  multiutility italiana ad aver emesso tre Green Bond, per un totale di €1,5 miliardi, finanziando progetti con importanti ricadute sui territori e prima nel sostegno alle startup con progetti finanziati di Corporate Venture Capital.

Renato Boero, Presidente Iren, ha dichiarato “I numeri dello studio realizzato da Ambrosetti fotografano l’importanza a livello nazionale di un Gruppo di rilevanza sistemica sotto il profilo dimensionale ed economico. Oggi Iren ha l’ambizione di essere un attore chiave a livello nazionale per abilitare lo sviluppo dei territori serviti aiutandoli ad affrontare le sfide di transizione energetica, di economia circolare e i nuovi scenari di innovazione nei servizi”.

Massimiliano Bianco, A.D. Iren, ha dichiarato “La continua crescita registrata negli ultimi anni ha consentito a Iren di essere sempre più pronta a cogliere le sfide del settore per rispondere alle quali il Gruppo prevede di investire 3,7 miliardi nei prossimi 5 anni, di cui la 2,1 a supporto della multicircle economy. Il futuro si giocherà sulla capacità di dare risposte alle nuove sfide delle città italiane come la competitività, la sicurezza, l’inquinamento, la mobilità, il consumo di risorse, l’inefficienza infrastrutturale e i servizi integrati. In questo scenario, Iren vuole affermare la propria leadership nella sostenibilità”.

Guarda la presentazione sul sito di Repubblica.it

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