Iren e Coop con la scuola Due Giugno di Piacenza

18 marzo 2016
#EDUCAZIONE

L’educazione ambientale è educazione allo sviluppo sostenibile. E’ una riflessione a trecentosessanta gradi che coinvolge non solo l’ambiente, ma anche l’economia (da un’analisi dei nostri consumi, alle differenze tra nord e sud del mondo, all’influenza della pubblicità) e la società (i diritti, la salute, le diversità culturali).

Approfondire le relazioni tra l’essere umano e l’ambiente che lo circonda significa mettere in relazione “saperi” diversi.
In quest’ottica la scuola primaria Due Giugno ha inserito, all’interno di una articolata attività didattica, la proposta formativa offerta alle scuole da Iren e Coop.
Nello specifico alcune classi terze, quarte e quinte hanno aderito al laboratorio didattico-creativo “Rifiutando” di Iren e all’animazione “Lo zaino ecologico” di Coop.

“Rifiutando” prevede un incontro in classe di approfondimento sul tema dei rifiuti con un esperto di Iren, quindi un laboratorio artistico di tre ore condotto dalla cooperativa sociale Mele Verdi in collaborazione con Manicomics Teatro, infine la partecipazione al momento finale al Cinema Teatro Politeama il 26 maggio. A questa attività di analisi dei nostri comportamenti quotidiani e dei diversi tipi di imballaggi che produciamo si è affiancata l’attività con Coop: un incontro formativo e la visita a un supermercato, una ulteriore occasione di approfondimento sulle nostre abitudini, un ragionamento sui temi ambientali in relazione a quello che possiamo fare nel “nostro piccolo”.

“Lo zaino ecologico” si propone di stimolare gli alunni a ragionare sui temi ambientali e collegarli alla vita di tutti i giorni per sperimentare comportamenti sostenibili in relazione a energia, rifiuti, mobilità, acqua, clima e alimentazione.
L’attività è condotta da una animatrice e si compone di due parti; il primo momento di conoscenza viene sviluppato in classe, mentre la seconda parte prevede il coinvolgimento del supermercato come parte integrante e di ricerca attraverso gli scaffali di prodotti “virtuosi”, produzione biologiche e del commercio equo e solidale. Il supermercato diventa laboratorio didattico e i prodotti sono materia di ricerca e di confronti.

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