Gli studenti di Genova visitano gli impianti emiliani

22 febbraio 2017
#EDUCAZIONE
 

Sono iniziate le visite agli impianti emiliani di Iren delle scuole che aderiscono al progetto alternanza scuola lavoro di Genova e di Torino. L’iniziativa, proposta agli Istituti scolastici da EDU IREN  per promuovere l’interscambio delle best practices di IREN presenti nell’ambito dei territori di riferimento, ha avuto subito una notevole adesione da parte degli istituti scolastici di altre regioni.

Mercoledì 22 febbraio, 20 tra studenti e docenti della 4ª classe dell’Istituto Chimico Duchessa di Galliera di Genova sono stati accolti presso gli impianti emiliani di IREN, prima al Polo Ambientale Integrato di Parma e poi all’impianto di depurazione di Mancasale (Reggio Emilia).

Accompagnati dai colleghi di Edu Iren e dai responsabili degli impianti, in mattinata gli studenti hanno visitato il PAI di Parma, dove hanno potuto accedere ad una lezione teorica sulla avanzata tecnologia adottata nell’impianto e verificare sul campo il funzionamento del termovalorizzatore e del sistema di depurazione dei fumi: l’impianto di Parma rappresenta una eccellenza a livello europeo, con valori di emissione al camino di gran lunga inferiori a quelli prescritti dalle direttive comunitari, dalla legislazione nazionale e dalla autorizzazione integrata ambientale, che pure, a sua volta, aveva di molto ristretto i limiti permessi. L’investimento complessivo dell’impianto è stato di quasi 200 milioni di Euro a beneficio del territorio Emiliano: ad esso vengono infatti conferiti i rifiuti non utilmente riciclabili provenienti dagli ambiti di Parma e Reggio Emilia.

Nel pomeriggio gli studenti si sono recati presso l’impianto di depurazione IREN di Mancasale (Reggio Emilia). Questa struttura, unica nel suo genere in Italia, oltre a presentare prestazioni ambientali di tutto rilievo, permette il riutilizzo delle acque in uscita per usi irrigui. L’impianto rende disponibili ogni anno 5 milioni di metri cubi d’acqua di ottima qualità, consentendo contemporaneamente il miglioramento della qualità dei corsi d’acqua ed il reperimento di fonti aternative di approvvigionamento idrico a sostegno dell’agricoltura. L’opera è costata 2 milioni e 540 mila euro ed è stata finanziata da Iren ed in parte dall’ex Agenzia di ambito di Reggio Emilia (ora ATERSIR) e dalla Regione, che per questa ha stanziato quasi 1 milione e mezzo di euro.

Al termine, agli studenti è stato consegnato materiale illustrativo degli impianti emiliani. Le visite agli impianti, nell’ambito dell’alternanza scuola lavoro, proseguiranno. Sono in programma nuovi appuntamenti con altre scuole di Genova e di Torino nei mesi di Marzo ed Aprile.

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