Investimenti per il sistema idrico integrato della provincia della Spezia

28 luglio 2020
#TERRITORI

È stato presentato questa mattina, insieme all’ATO spezzino, il piano degli investimenti complessivi da 85 milioni sulla provincia della Spezia per il quadriennio 2020-2023 per il servizio idrico integrato, suddiviso tra acquedotti, fognatura e depurazione.

A presentare il nuovo piano il presidente della Provincia Pierluigi Peracchini, l'amministratore delegato di Iren Massimiliano Bianco e la consigliera provinciale delegato all'Ato idrico Claudia Gianstefani.

La prima fase dell'incontro, avvenuto prima della presentazione alla stampa, è stato rivolto ai sindaci ai quali sono stati illustrati tutti gli interventi che copriranno il territorio provinciale nel piano quadriennale. Nel dettaglio, l'Ambito Territoriale Omogeneo svolge le funzioni di governo del Sistema Idrico Integrato (SII) della Provincia della Spezia, come stabilito dalla Legge Regionale n.1 del 2014. ACAM acque, società operativa del Gruppo Iren è il gestore prevalente e con i propri servizi copre il 99% della popolazione spezzina.

Il programma degli interventi previsti nel quadriennio sono finalizzati principalmente alla depurazione e al rinnovamento delle reti idriche.

Per il settore acquedottistico gli interventi presentati sono volti essenzialmente alla tutela di tutte le fonti idriche del territorio per un loro sfruttamento ottimale, il recupero e il potenziamento delle stesse.

Per quanto riguarda il sistema fognario, gli interventi saranno concentrati sul collegamento degli scarichi di acque reflue nelle zone attualmente non servite da rete nera, sul completamento di nuove reti fognarie nel Comune capoluogo e sul miglioramento della qualità dell'acqua dei canali di acque bianche attraverso una campagna di individuazione degli scarichi abusivi nei centri urbani.

Per il servizio di depurazione Iren prevede, invece, tra le altre cose, l’efficientamento degli impianti depurativi, il rinnovo di condotte di scarico a mare nei comuni costieri di Portovenere, Riomaggiore, Monterosso e Vernazza e l’ammodernamento e incremento dell’efficienza depurativa dei principali impianti di trattamento lungo l’asta del fiume Magra.

Nel corso dell’incontro è stata, inoltre, presentata l’estensione dei sistemi di telecontrollo agli impianti del ciclo idrico integrato con conseguente miglioramento dell’affidabilità del processo, riduzione dei rischi connessi alle interruzioni del servizio e possibilità di analisi statistiche e previsionali

Oggi abbiamo presentato ai Comuni un progetto di grande impatto e di concreta fattibilità. Si tratta di un piano che coinvolge tutta la nostra provincia e riesce a dare risposte attese a problematiche che da troppo tempo non vedevano soluzione e che segue la riduzione della tariffa votata lo scorso anno dalla mia amministrazione. Riuscire a mettere in cantiere interventi come quelli al sistema fognario delle Cinque Terre, oppure all’impianto degli Stagnoni o ancora Levanto e Lerici vuol dire garantire un investimento sulla qualità delle nostre coste e del nostro mare che, ancor più in un momento come questo, sono una risorsa a cui guardare con maggior attenzione per il rilancio della nostra economia oltre che per la tutela del nostro prezioso territorio. – spiega il Presidente della Provincia della Spezia Pierluigi Peracchini _ L’impegno maggiore è poi indirizzato verso il rinnovamento delle reti idriche, su questa scelta l’indirizzo è sempre stato chiaro. Ci sono problematiche di approvvigionamento e di qualità della distribuzione delle acque che non hanno trovato attenzione in passato, oggi dobbiamo garantire questi interventi, specialmente per quelle località che da troppo tempo attendono un servizio. La qualità delle acque che tutti noi utilizziamo in casa deve essere una certezza garantita e questo lo possiamo fare solo attraverso un programma basato su interventi realizzabili, dove la manutenzione delle reti idriche è, e deve essere, un punto di forza. La tutela del territorio, la difesa dell’ambiente ed il rispetto delle risorse avviene con interventi concreti, tarati sulla realtà e sui bisogni reali come questi, non con proclami e posizioni ambientaliste di convenienza”.

"Oggi possiamo dire di aver traguardato un grande obiettivo, risultato di capacità amministrativa, lungimiranza e grande gioco di squadra da parte degli amministratori, si raccolgono finalmente i frutti del lavoro fatto negli ultimi cinque anni - commenta l'Assessore regionale all'Ambiente Giacomo Giampedrone - Abbiamo messo le basi per fare  un salto di qualità e credo che in molti ci invidieranno, anche in altre parti della Liguria e del paese. Non può che essere così se si pensa che sono stati messi in campo più di 80 milioni, tradotti in oltre 500 interventi sul territorio, fra conclusi e programmati. Inoltre siamo riusciti a recuperare il forte deficit infrastrutturale idrico. È stato fatto un ottimo lavoro, che si rifletterà in maniera positiva anche sul comparto turistico del nostro territorio. Adesso lavoriamo per migliorare ancora le condizioni ambientali della nostra provincia". “Sono molto soddisfatta delle modalità di approccio alla costruzione del piano e ringrazio gli uffici della Provincia per aver lavorato assiduamente – interviene il Consigliere Provinciale delegato Claudia Gianstefani - La fase di consultazione con i Comuni è iniziata a Settembre dello scorso anno e ci porta oggi a presentare un piano degli interventi che rispetta le esigenze individuate dal Gestore e quelle rilevate dalle Amministrazioni che hanno ben chiara la situazione dei territori di appartenenza. Credo che oggi ogni Ente Locale si senta parte di un sistema idrico provinciale che, per funzionare, deve agire all’unisono”.

Il nostro obiettivo – afferma Fabio Giuseppini, Amministratore Delegato di IRETI (gruppo IREN) – è quello di apportare un modello efficiente e innovativo sui territori, proponendoci come player volto a migliorare primariamente i servizi esistenti e a promuoverne di nuovi. Il piano di investimenti 2020-2023 presentato è frutto del dialogo con l’ATO spezzino e trae origine dalle esigenze specifiche del territorio, considerando la natura altamente turistica dell’area di riferimento. Fin dal nostro arrivo nel Levante ligure abbiamo subito investito in infrastrutture e tecnologie, triplicando i nostri interventi in termini economici e mettendo a disposizione la struttura ‘Ingegneria e Realizzazioni’ di Iren che ha concentrato i propri sforzi nell’analisi e nella progettazione al fine di proporre un Piano degli interventi 2020 -2023 fatto di elementi definiti, concreti e realizzabili”.

Per maggiori informazioni leggi il comunicato stampa

 

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