Cronisti in classe e per l’ambiente

13 giugno 2018
#EDUCAZIONE

Si è conclusa con una grande festa al Centro Internazionale Loris Malaguzzi di Reggio Emilia l’undicesima edizione di Cronisti in classe”, il Campionato di Giornalismo ideato dal Resto del Carlino e rivolto alle scuole secondarie di primo grado.

L’edizione reggiana ha visto la partecipazione di 18 istituti che da gennaio a maggio si sono trasformati in redazioni di giornale, producendo articoli, interviste e inchieste che periodicamente hanno arricchito le pagine cartacee del quotidiano in edicola e il sito web del concorso. Gli elaborati degli studenti sono stati giudicati da una Giuria, che vede la partecipazione del Sindaco di Reggio Emilia e del Presidente della Provincia, e dai lettori on line. L’edizione 2018 è stata vinta dalla “A.Fontanesi” di Reggio Emilia, mentre la “E.Comparoni” di Bagnolo in Piano ha ricevuto il premio Iren, tra gli sponsor dell’iniziativa, per l’articolo dedicato all’ambiente.

I ragazzi della Comparoni hanno scritto una fiaba per riflettere sull’ambiente e la sua tutela, intitolata “Un piccolo fiore fa la differenza”. Eccola qui

Nel lontano 1239, a Parigi, nacque Lea, una bambina dolce e generosa. Sin da piccola, i suoi genitori le insegnarono a rispettare tutto quello che la circondava,  dal più piccolo dei fiori, al più grande degli alberi. Lea aveva sempre seguito tutti gli insegnamenti che le impartivano: non strappava i fiori, non gettava rifiuti a terra e il suo regno era florido e fertile.  Il giorno del suo diciassettesimo compleanno scoppiò una guerra e la famiglia reale fu costretta a scappare lontano dal castello. Quando Lea varcò la soglia del portone si rese conto che intorno al suo regno giaceva un orrore inimmaginabile: non si vedeva una goccia d’acqua, il terreno era arido, i fiori appassiti, gli animali agonizzanti. Gli abitanti di quelle terre non avevano avuto rispetto per il mondo circostante. Aveva le lacrime agli occhi e non riusciva a farsi capace che avrebbe dovuto vivere in un mondo così desolato. Ad un tratto scrutò, in mezzo al nulla, un piccolo fiore dai petali dorati. Fece fermare la carrozza. Si avvicinò al fiore e, chinandosi, gli chiese cosa poteva fare per salvare il mondo. Lea parlò al bocciolo quasi come se si aspettasse davvero una risposta. Esso non si mosse, né le diede alcun segno, ma ella capì immediatamente il suo destino: avrebbe curato ogni segno di vita incontrato lungo il suo cammino. Da allora la discendenza di Lea si dedicò anima e corpo alla cura delle piante, insegnando a tutti l’importanza della natura.  

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