Posata la prima pietra per l’Impianto TMB di Genova Scarpino

11 marzo 2021
#TERRITORI

È stata partecipatissima la cerimonia di posa della prima pietra dell’impianto TMB di Scarpino, tenutasi il 10 marzo a Genova: segno questo dell’importanza che l’impianto avrà per la gestione del ciclo dei rifiuti del capoluogo ligure.

L’impianto, che avrà una potenzialità di trattamento pari a 110.000 tonnellate /anno di rifiuti urbani,   consentirà, partendo da rifiuti indifferenziati, di valorizzare i materiali recuperabili (selezionando e separando metalli, carta e cartone, contenitori in PET e HDPE, tetrapak e PVC), produrre CSS e CSS combustibile, stabilizzare e raffinare la restante frazione in vista del conferimento in discarica e dei recuperi ambientali della stessa. Il processo nel suo complesso consentirà di ridurre dello smaltimento in discarica del rifiuto indifferenziato, recuperando il 15% dei materiali presenti e utilizzando il 31% del rifiuto stesso per la produzione di CSS.

IREN sosterrà l’investimento, che ammonta a 42 Milioni di Euro, gestendo poi l’impianto per un periodo di 25 anni. Nella fase di realizzazione il cantiere impiegherà circa 100 uomini/giorno,mentre nel complesso impiantistico, a regime saranno occupati oltre 20 addetti. L’impianto comincerà a ricevere i rifiuti già dalla primavera del 2022.

Alla cerimonia hanno partecipato Giovanni Toti, Presidente della Regione Liguria, Marco Bucci, Sindaco di Genova, Simone Ferrero, consigliere delegato all’ambiente della Città Metropolitana e Matteo Campora, Assessore all’Ambiente del Comune di Genova. Sono intervenuti Pietro Pongiglione, Presidente AMIU Genova,  Davide Grossi, Direttore Generale AMIU Genova e Massimiliano Bianco, Amministratore delegato Gruppo Iren. Presenti anche i due Cappellani del Lavoro, Don Massimiliano Moretti e Don Gian Piero Carzino, che hanno dato la benedizione alla prima pietra, nella quale è stata inserita una immagine di San Giuseppe, santo patrono dei lavoratori.

 “Il piano industriale di Iren poggia sul fondamentale pilastro della sostenibilità – ha dichiarato Massimiliano Bianco, AD della società – con una previsione di 3,7 Mld di Euro di investimenti sui territori, il 60% dei quali in impianti che, nelle diverse filiere dell’attività, dalla riduzione delle perdite idriche, alla depurazione e riutilizzo delle acque reflue, all’efficientamento energetico, al trattamento delle diverse frazioni dei rifiuti urbani, consentiranno di migliorare l’ambiente dei territori in cui operiamo. In Liguria, in particolare, sono previsti oltre 900 Mln di investimenti, con focus particolare sul ciclo idrico e su quello dei rifiuti. L’impianto di Scarpino, per cui la nostra società Iren Ambiente segue la realizzazione e la gestione, è un tassello fondamentale del percorso che abbiamo delineato. Siamo orgogliosi di poter contribuire con il know how dei nostri tecnici ad un’opera fondamentale per lo sviluppo ligure e di poter collaborare con una realtà come AMIU, come noi fortemente radicata sul territorio genovese”.

Trovare un percorso risolutivo al problema del trattamento dei rifiuti, - ha detto Marco Bucci, Sindaco di Genova, - vuol dire aver trovato una strada che si può trasformare in una vera opportunità per tutto il territorio, e questa strada è l’economia circolare».

«Uno strumento come questo, che si inserisce nel più ampio piano regionale che prevede un TMB per ognuna delle discariche in Liguria, aumenterà il livello degli impianti presenti nella nostra regione e la qualità dei rifiuti che vengono conferiti in discarica – spiega il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti - In questo modo riusciremo ad aumentare la quantità di materiale ancora recuperabile e riutilizzabile, e allo stesso tempo potremo trattare i rifiuti alle condizioni ambientali più idonee”

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