Orientati al futuro: strategie di sviluppo e valorizzazione dei territori

09 ottobre 2018
#AZIENDA

In questo momento di profonde trasformazioni, quale è il ruolo delle multiutility nello sviluppo dei territori?  Come possono le aziende che erogano servizi creare valore e fungere da catalizzatori di innovazione e crescita sostenibile?

Sono queste alcune delle domande a cui si è cercato di dare risposta nel corso del forum “Orientati al futuro. Strategie di sviluppo e valorizzazione dei territori”, organizzato da Iren e Ambrosetti presso il Centro Internazionale Loris Malaguzzi di Reggio Emilia.

All’incontro, nel corso del quale è stato presentato lo studio di The European House – Ambrosetti sul contributo del Gruppo Iren alla creazione di valore per i territori e nelle città, hanno partecipato Carlo Ratti Director del MIT Senseable City Lab, il Presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini, Valerio De Molli Managing Partner e CEO di The European House – Ambrosetti, Luca Vecchi, Sindaco di Reggio Emilia, Paolo Peveraro, Ettore Rocchi e Massimiliano Bianco, rispettivamente Presidente, Vice Presidente e AD del Gruppo Iren.

The European House – Ambrosetti ha applicato a Iren il proprio modello, cosiddetto dei “4 Capitali” (economico, ambientale, cognitivo e sociale culturale), di misurazione e valutazione multidimensionale del valore creato da un’impresa e il suo contributo allo sviluppo del territorio e del Paese.

Per quanto riguarda il contributo alla crescita del Capitale economico, Iren rappresenta una realtà industriale di primaria importanza a livello nazionale, posizionandosi, con un fatturato 2017 di 3.7 miliardi di Euro, 25esima tra tutte le aziende del comparto industriale italiano, 6a nel proprio settore di riferimento e 3a tra i comparable, con un tasso di crescita dei ricavi del 9,3% tra il 2015 e il 2017 rispetto a una media dell’industria italiana del -1,5%.

Un Gruppo che ha generato un contributo al PIL nazionale pari a 2,3 miliardi di euro tra Valore aggiunto diretto, indiretto e indotto che ha realizzato una crescita degli investimenti nel periodo 2014-17 del 36,6%.

La crescita del titolo Iren in Borsa (93% negli ultimi 5 anni) ha generato valore economico per le amministrazioni territoriali che rappresentano i maggiori azionisti Iren (detentori del 51,7% delle azioni Iren): 255 milioni di Euro cumulati negli ultimi 6 anni.

Sul fronte del Capitale ambientale, il Gruppo genera l’86% del totale di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili e assimilate, una quota superiore rispetto alla media delle aziende comparable (57%) e a quella del Paese (37%). Iren è particolarmente impegnata nella riduzione delle emissioni di CO2, risultando prima tra i comparable.
Nel settore idrico, dove è il 3° operatore italiano ha servito 3 milioni di abitanti equivalenti nel servizio di depurazione, le perdite delle reti sono inferiori di 9 punti percentuali rispetto alla media nazionale.

Con riferimento al contributo alla crescita del Capitale cognitivo, Iren attiva filiere di Ricerca e Sviluppo su scala internazionale, che coinvolgono un totale di 274 partner, di cui 75 in Italia, 184 in Paesi dell’Unione Europea e 15 in Paesi extra-UE, consentendo importare nel nostro Paese know-how, competenze e conoscenza, al diretto servizio di cittadini, imprese e territori.
Con l’iniziativa IrenUp, Iren si afferma inoltre come uno dei principali finanziatori di Venture Capital italiani, stanziando 22 milioni di Euro in 3 anni, il 12% del totale dei fondi Corporate Venture Capital erogati in Italia.

Iren contribuisce al Capitale sociale e culturale dei territori in cui opera innanzitutto sotto il profilo occupazionale in quanto è un employer sempre più rilevante con circa 7.000 dipendenti e una crescita degli occupati del 37% tra il 2013 e il 2017 (+4% per l’economia Italia) e 600 nuove assunzioni nello stesso periodo. A questo impatto occupazionale diretto si aggiungono gli occupati indiretti e indotti, sostenuti da Iren attraverso l’attivazione delle filiere di fornitura e subfornitura e l’effetto sui consumi, per un totale di circa 25.000 occupati.
L’offerta di lavoro di Iren aiuta ad affrontare i rilevanti squilibri sociali del Paese: fragilità occupazionale giovanile, condizione femminile e precarietà. Ad oggi il 52% dei neo assunti in Iren è under 30, una quota frutto di una precisa politica aziendale che mira a raddoppiare gli occupati under 30 entro il 2020.
Iren contribuisce inoltre al settore della cultura con un valore cumulato dei contributi aziendali nel periodo 2013-2017 di oltre 34 milioni di Euro dove particolare attenzione è rivolta al sistema teatrale con finanziamenti agli enti teatrali dei territori in cui opera pari a 3,5 milioni di Euro nel 2017 ( 42% del totale dei contributi raccolti da tali enti).

 “Il nostro futuro, come Aziende di pubblica utilità, sarà quello di allacciare sempre più innovazione, tecnologia e sviluppo sostenibile alla vita quotidiana delle persone, nelle grandi città come nelle piccole comunità urbane” ha dichiarato Paolo Peveraro, Presidente Iren.

“Continueremo a produrre e vendere kilowatt, a illuminare e spazzare strade, a distribuire acqua e gas e raccogliere rifiuti, ma faremo tutto questo declinandolo sempre più con il digitale, l'internet delle cose, la mobilità elettrica, il riciclo e il riuso dei materiali e la compatibilità ambientale.

Ma è bene ricordare che per garantire servizi di alta qualità ai cittadini e all’ambiente, è fondamentale che la gestione sia affidata ad imprese efficienti, tecnologicamente e managerialmente evolute, socialmente responsabili. Questi dovrebbero essere i criteri di selezione dei soggetti gestori, piuttosto che l’assetto proprietario o la forma giuridica.

Le concessioni si possono adeguare, ma non eliminare. Bisogna dirlo chiaro”.

Massimiliano Bianco, A.D. Iren, illustrando le principali linee guida del recente piano industriale, ha dichiarato “Quattro anni di crescita continua hanno portato Iren ad essere più grande e più solida con sempre maggiore impegno verso i territori.

La visione circolare di Iren, che pone al centro il cliente, sarà la base delle azioni strategiche del gruppo e il focus principale sarà la crescita in un contesto di scelte ambientalmente sostenibili.

Il piano industriale che abbiamo recentemente presentato prevede 3 miliardi di Euro di investimenti, di cui più della metà in sostenibilità, con una ricaduta sull’indotto veramente importante e nuove opportunità occupazionali”.

Di seguito le parole di Valerio De Molli, Managing Partner & CEO, The European House – Ambrosetti, in apertura del proprio intervento “Siamo in un momento di grande trasformazione per i territori, che si ritrovano ad affrontare nuove sfide in diversi settori. In questo contesto, le multiutility possono rappresentare un attore chiave per il loro sviluppo, fungendo da catalizzatori per un cambiamento positivo.

Il caso di Iren ci dimostra come questo sia possibile, coniugando un elevato contributo economico e sociale con un’attenzione per la sostenibilità ambientale e un sostegno al sistema dell’innovazione di grande rilevanza. Abbiamo misurato questi contributi attraverso il modello multidimensionale proprietario TEH-A dei “4 Capitali”, definendo in modo rigoroso e puntuale come Iren crei valore per i territori in cui opera e per i cittadini”.

Il contributo di Iren alla creazione di valore per i territori e nelle città - Executive summary

Il contributo di Iren alla creazione di valore per i territori e nelle città - Presentazione della ricerca

Principali evidenze e visione d’insieme del modello dei 4 Capitali 

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