In una paio di anni Asti potrebbe divenire il terzo capoluogo di provincia piemontese servito dal teleriscaldamento, dopo Torino ed Alessandria, ed aggiungersi così ai circa trenta comuni della regione che già beneficiano di questa tecnologia a minimo impatto ambientale.
La neo costituita società AEC (Asti Energia e Calore), di cui sono soci ASP, Iren Energia e ASTA, sosterrà un investimento di circa 40 milioni di euro per la costruzione dell’Impianto di Trigenerazione (produzione di calore, raffrescamento e energia elettrica) alimentato a gas naturale, da edificarsi nell’area presso l’ospedale Cardinal Massaja, e per la posa dei 30 chilometri di rete di teleriscaldamento che dallo stesso si svilupperanno. L’Impianto sarà realizzato adottando le migliori soluzioni tecnologiche energetiche ed ambientali e sarà in grado di teleriscaldare i 500 mila metri cubi dell’Ospedale e altri 500 edifici cittadini per una volumetria complessiva di circa 3 milioni di metri cubi, offrendo così ad una ampia fetta di cittadini astigiani una nuova e più pulita forma di calore e di energia.
Ma quali sono i benefici del teleriscaldamento? L’Efficienza energetica, grazie all’ottimale utilizzo delle materie prime, il miglioramento della qualità dell’aria, grazie all’eliminazione di decine di camini condominiali, con la conseguente forte riduzione delle emissioni inquinanti prodotte dalle caldaie tradizionali, il miglioramento dell’affidabilità e della sicurezza e, non ultimo, un risparmio economico, dovuto anche alle ridotte spese di manutenzione e all’azzeramento dei costi di investimento per rinnovo caldaie.
La costruzione dell’Impianto in ambito Ospedale Cardinal Massaja porterà ad un miglioramento della qualità dell’aria nella zona, oltre che ad una significativa riduzione della bolletta energetica per l’utenza ospedaliera. Si stima infatti che, grazie alla realizzazione del Progetto di teleriscaldamento, le emissioni di NOx passeranno da oltre 18 tonnellate annue a meno di 3, mentre le emissioni di CO si ridurranno da quasi 12 tonnellate all’anno a circa 3. Asti potrà così seguire l’esempio virtuoso della città di Udine che già dispone di una Centrale di Trigenerazione presso la struttura ospedaliera cittadina.
Il Gruppo Iren porterà nel progetto tutta l’esperienza già maturata nella gestione del teleriscaldamento di Torino, dove sono serviti oltre il 60% degli edifici, che ne fanno la città più teleriscaldata d’Italia.
Proprio a Torino, Iren, oltre alle due grandi Centrali di cogenerazione di Moncalieri (800 MWe e 550 MWt) e Torino Nord (400 MWe e 230 MWt), ubicate nelle immediate vicinanze di Moncalieri e del Quartiere Vallette, gestisce anche l’Impianto Politecnico. Quest’ultimo, pur avendo una potenza termica pari a 255 MWt (oltre tre volte maggiore della potenza complessiva dell’Impianto di Trigenerazione previsto per Asti), è collocato nel centro dell’elegante quartiere residenziale di Crocetta, attiguo alla cittadella universitaria e perfettamente inserito nel contesto urbano.