A Torino la sperimentazione di intercettazione e raccolta dei rifiuti nel fiume Po

17 settembre 2019
#TERRITORI

Si è svolta oggi la conferenza stampa di presentazione del progetto Po D’AMare, una sperimentazione pilota voluta da Amiat Gruppo Iren e predisposta da Fondazione per lo sviluppo sostenibile, i Consorzi Castalia e Corepla con il Coordinamento dell’Autorità di Bacino distrettuale del fiume Po, il patrocinio del Ministero dell’Ambiente, dell’AIPO e la collaborazione della Città di Torino.

La parola d’ordine che ha guidato il progetto è prevenzione: infatti, gran parte dei rifiuti marini (circa l’80%) proviene dalla terraferma e raggiunge il mare prevalentemente attraverso gli scarichi urbani e i corsi d’acqua. Intercettare i rifiuti già nei corsi d’acqua significa prevenire il river litter e raccogliere rifiuti evitando il degrado delle macroplastiche causato dall’azione dell’acqua salata, favorendo il riciclo.

Le barriere sono posizionate in zona Murazzi, proprio in prossimità del centro storico, fra i ponti Vittorio Emanuele I e Umberto I e saranno mantenute per circa 4 mesi.

Tramite un’imbarcazione “Sea hunter” e operatori da terra, i rifiuti verranno raccolti in appositi cassoni gestiti da Amiat, che provvederà a sua volta a conferire le plastiche presso un impianto Corepla che si occuperà della successiva valorizzazione dei materiali. Il materiale riciclato verrà quindi utilizzato per la realizzazione di arredi urbani che verranno regalati dai partner del progetto alla Città di Torino.

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