Tonnellate di pile raccolte nell’appennino reggiano

18 maggio 2016
#EDUCAZIONE

Si è concluso con un “raccolto” di oltre 1,7 tonnellate di pile esauste il progetto didattico di educazione ambientale su rifiuti, gestione delle risorse ed energia organizzato da ERP Italia, IREN e WWF Ricerche e Progetti in cinque istituti comprensivi dell’Appennino Reggiano.

Iniziato a dicembre scorso nelle scuole elementari e medie di 10 comuni della fascia appenninica, il progetto ha coinvolto 2.104 alunni ed è stato supportato da un percorso didattico alla scoperta delle origini e delle regole fondamentali dell’energia. In particolare, sono stati illustrati la composizione e il funzionamento delle comunissime pile, l’inquinamento ambientale dovuto al loro abbandono come rifiuti e l’importanza di contribuire al sistema nazionale di raccolta e riciclo.

Queste nozioni sono state messe in pratica attraverso una raccolta straordinaria di pile esauste che, nei mesi scorsi, ha visto mobilitate le classi e le rispettive comunità di appartenenza.

Grazie all’entusiasmo di scolaresche, insegnanti e famiglie, infatti, i 10 comuni dell’Appennino Reggiano sono stati sollevati dal possibile impatto ambientale di 1.723,50 kg di pile esauste; un risultato che fissa in 35 batterie in media il contributo alla raccolta da parte di ognuno dei 2.104 alunni coinvolti.

La pesatura, inoltre, ha già ufficiosamente assegnato il titolo di scuola più virtuosa all’Istituto Comprensivo Ludovico Ariosto di Busana, che ha superato gli istituti di Carpineti-Casina, Castelnovo ne’ Monti, Villa Minozzo e Toano in virtù del quantitativo raccolto in rapporto al numero degli alunni.

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