Paesi sommersi: il Politecnico studia la diga di Ceresole

18 marzo 2019
#TERRITORI

È stato presentato venerdì 15 marzo, nella preziosa cornice del Castello del Valentino, a Torino, il progetto di riordino e valorizzazione dell’archivio Iren. L’occasione è stata il seminario internazionale “Architetture sommerse, architetture emerse” organizzato dal Politecnico di Torino, Dipartimento di Architettura e Design in collaborazione con il Governo spagnolo.

Roberto Veronesi, direttore Comunicazione e Relazioni Esterne del Gruppo, ha presentato i valori del progetto Iren Storia, le azioni di comunicazione e il primo output: la pubblicazione del portale www.irenstoria.it, un luogo di condivisione dei documenti che testimoniano la centenaria storia dell’azienda.

La collaborazione tra Politecnico e Iren nasce dalla ricerca che la prof.ssa Chiara Occelli sta conducendo sui villaggi che sono stati sommersi in occasione della realizzazione degli sbarramenti per lo sfruttamento dell’acqua per la produzione elettrica. Il fine è di studiare buone pratiche che, nei casi di emergenza e quindi di assenza di tempo, permettano interventi progettuali che evitino baraccopoli che caratterizzano, ad esempio, il paesaggio abitato del dopo terremoto.

Oggetto della ricerca è l’area nord ovest dell’Italia (Valle d’Aosta, Piemonte e Liguria in primo luogo e eventualmente Lombardia) Da qui l’interesse per villaggi sommersi di cui uno anche a: Ceresole Reale (TO) dove si trova la diga gestita da Iren.

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