La produzione dei rifiuti in 10 anni, il caso di Torino

31 luglio 2017
#TERRITORI

La produzione dei rifiuti nel capoluogo piemontese ha registrato nell’ultimo decennio un significativo calo. Si è passati infatti dalle oltre 547 mila tonnellate di rifiuti del 2007 alle circa 444 mila tonnellate del 2016, oltre 100 mila tonnellate di rifiuti urbani in meno.

Un risultato a cui si è giunti da un lato complice la crisi economica globale che ha colpito anche l’Italia soprattutto nel quinquennio 2009-2013, riducendo i consumi in generale e modificando le abitudini degli italiani, dall’altro grazie all’acquisizione da parte dei cittadini di una maggiore consapevolezza sull'importanza della riduzione dei rifiuti ai fini della tutela e salvaguardia ambientale. Acquisto di detersivi, detergenti e prodotti alimentari alla spina, approvvigionamento di acqua presso le apposite casette di acqua potabile, minor impiego dei prodotti usa e getta … ecco alcuni dei comportamenti virtuosi più diffusi.

Il calo della produzione dei rifiuti è stato però accompagnato da un aumento della percentuale di raccolta differenziata che nel 2016 si è attestato per la città di Torino al 42,7%.

A partire da ottobre gli abitanti dei quartieri San Salvario, Santa Rita e Vanchiglia, oltre 67 mila, verranno avviati al porta a porta con l’obiettivo di aumentare la percentuale di raccolta differenziata media di tutta la città.

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